Il Grande Tempio rupestre di Ramesse II ad Abu Simbel, località della Nubia, Egitto meridionale, era dedicato al culto di Amon, Ra-Horakhty, Ptah e al faraone divinizzato e fu realizzato per commemorare la vittoria della Battaglia di Qadesh. Esso è scavato nella roccia per una profondità di 60 metri e comprende due sale a pilastri, magazzini e un santuario. La facciata è a pilone ed è dominata dalle quattro statue colossali assise di Ramesse II, alte 22 metri, che vedono il faraone con copricapo nemes, la corona dell'Alto e Basso Egitto e l'ureo. Le statue a sud (sinistra) si chiamano 'Ramesse, sole dei sovrani e 'sovrano delle due terre', quelle a nord (destra) 'Ramesse amato da Amon' e 'amato da Atum'. Ai lati delle statue si trovano rappresentazioni più piccole della madre del re, di Nefertari e dei figli. Sopra l'ingresso il faraone è raffigurato mentre mentre reca offerte a Ra. Tra il 1964 e il 1968 il tempio, insieme a quello più piccolo per la regina Neferari, fu smantellato in singoli blocchi e ricostruito su un'altura artificiale nelle vicinanze impostata su una struttura a cupola per salvarlo dalle acque del lago Nasser.