Editore: Franco Maria Ricci
Edizione italiana
Assieme lle fotografie di Araldo De Luca, Anna Maria Damigella introduce così il suo scritto dedicato alle opere di Sartorio a Montecitorio, dal titolo "Montesartorio".
A Montecitorio, tra lucernario e tribune, un grande nastro di pittura[adl/] gremito di figure allegoriche come sono gremiti i tram delle ore di punta (si riconoscono, tra i passeggeri, la [adl(sartorio giovane italia)]Giovane Italia, il Rinascimento, l'Arte, l'Umanesimo, l'Idioma Unificato, le Scoperte, la Classicità, l'Educazione Cavalleresca e molti altri ancora) incombe sopra le teste di deputati e memnbri del Governo.
Il pittore Aristide Sartorio, a cui la decorazione fu commissionata nel 1908, concepì una "visione tutta ideale, adatta a essere davanti agli occho del Re e dei Ministri d'Italia".
Dopo il Monumento a Vittorio Emanuele II e il Foro Italico, FMR è lieta di presentare quest'altro Simbolo della Patria, in cui si rispecchia, per opera di un artista che giunse a un Neoclassicismo scultoreo attraverso eleganze preraffaellite e mitologie simboliste, tutto il gusto dell'Italia di Gabriele D'Annunzio.